Rifugio Tita Secchi
“Lago della vacca”
Questa parte della valle bresciana è compresa nell’area montuosa dell’Adamello-Presanella e le vette più alte raggiungono quasi i 3000 metri. Sulle sponde del Lago D’Idro si risale verso Bagolino e Valle Dorizzo
Arrivati alla località Gaver, una deviazione sulla destra dalla strada principale ci conduce verso la Locanda Gaver attraverso una strada sterrata che costeggia un torrente da dove inizia sul lato sinistro il Sentiero Mons. Antonioli n. (4)17 (Segnavia giallo e bianco), metri 1493. Il pulman, salvo difficoltà ci porterà sino a questo punto.
La parte iniziale del sentiero è una strada forestale e troviamo alla nostra destra una chiesetta, si sale velocemente nel bosco, la strada presto si trasforma in un sentiero su tratti rocciosi e declivi erbosi e si passa dall’ex Malga Laione a 1819 metri.
Risalendo ancora il sentiero roccioso si arriva al sovrastante Lago della Vacca, sulla cui sponda vicino alla muraglia della diga si adagia il rifugio Tita Secchi (mt.2367) proprio alla base del massiccio del Cornone del Blumone.
Pausa con pranzo al sacco sui prati o sulle sponde del lago, meteo permettendo, ricordiamo che è possibile trovare ancora neve in questo periodo, il rifugio è dotato di un portico e di un bivacco invernale, ma per apprezzare la sua cucina bisogna ripassare ad inizio giugno.
Per il ritorno si scende dal rifugio sino alla base della diga per imboccare il sentiero che con una piccola risalita ci porta al Passo della Vacca (mt.2361). Da qui il sentiero n. (4)19 ci permette di attraversare sul retro le Creste di Laione e condurci attraverso la discesa nella Valle di Cadino dove si apre una splendida visuale su alcuni laghetti e sulle ampie praterie verso il Passo Crocedomini. Aggirando infine la Corna Bianca, troviamo la carrareccia che ci guida poco lontano dalla Malga Cadino della Banca (mt.1840) sulla strada che porta al passo.
Lasciamo sulla destra la strada che porta alla malga e ci dirigiamo verso sud su strada asfaltata sino al Goletto del Gavero, deviamo a sinistra attraverso i prati e i boschi su un tracciato non segnalato ma individuabile come la pista da sci invernale, interseca diverse volte i tornanti della strada asfaltata (prestare attenzione), sino ad un ponte e con un ultimo tornante arriviamo alla piana del Gaver (mt. 1500)dove il pulman ci attende.
Dislivello + 900 mt., Tempi di percorrenza 2,50 per il rifugio e 2,15 ore per il ritorno a Gaver