Club Alpino Italiano Sezione di Mariano Comense, Gruppo GTL
Mercoledì 10 Luglio – Capanna Piansecco, Val Bedretto (Svizzera)
Importante portare Carta Identità
Regione: Svizzera – (CH)
Dislivello: 300m
Durata : Ore 1.40 (solo andata)
Difficoltà: T/E
Equipaggiamento: Adeguato alla stagione
Attrezzatura: Bastoncini
Partenza: 6,30, ritrovo presso park Oratorio S. Rocco, Mariano Comense
Mezzi: Gita programmata con pullman
Storia
Nel 1998 è stato inaugurato il sentiero che dal Passo del San Gottardo porta al Passo della Novena passando dalla capanna di Piansecco.
La capanna si trova lungo il Sentiero delle quattro sorgenti che dal 2012 collega i Cantoni Uri, Grigioni, Ticino e Vallese alla scoperta delle sorgenti del Reno, della Reuss, del Ticino e del Rodano, è stata completamente rinnovata e ampliata nel 2020.
Percorso
Si arriva in pullman fino all’Alpe Cruina (m. 2002) da qui si prende un sentiero in leggera salita che attraversa l’Alpe di Maniò (m. 2116). Giunti al bivio di Maniò di Sopra si potrà decidere se procedere verso l’Alpe della Cassina di Baggio e così raggiungere la Capanna Piansecco (m. 1988)
Come si può intuire l’itinerario si snoda prevalentemente su pascoli aperti con una bella vista sulle montagne della Val Bedretto meridionale Oppure si potrà seguire per la variante che porta al Laghetto delle Pigne (m. 2278). Il laghetto di origine glaciale chiamato anche laghetto Maniò, si trova sotto le rocce che uniscono il Poncione di Maniò (m. 2924) e il
Poncione di Cassina di Baggio (m. 2860).
Chi decidesse per questo prolungamento dell’escursione, previa formazione di un gruppo con coordinatore, dovrà poi raggiungere la Capanna Piansecco e unirsi al resto del gruppo.
Nel pomeriggio si prenderà il sentiero in discesa che porta alla località dell’Acqua (m. 1614) dove ci attenderà il pullman per il rientro a Mariano.
NB: Portare documento d’identità
Iscrizioni presso la sede di Mariano C.se Via Kennedy c/o Centro S. Rocco
mercoledì e venerdì dalle ore 21,15 alle 23,00 339 4992269 sede@caimariano.it
Accompagnatori: Giuseppe Romanò