Comunichiamo aggiornamenti in funzione degli aggiornamenti del DPCM del 26 Aprile 2020 – FASE 2 (escursioni e riapertura sedi)
Ai nostri soci, SIAMO RESPONSABILI dal 4 maggio
La Fase 2 del Coronavirus e soprattutto li DPCM del 26 aprile 2020 su cui ruota tutto sin da quando è stato pubblicato ha lasciato molti dubbi. Il primo maggio io stesso ho chiesto al nostro Sindaco, che ringrazio, di darci dei chiarimenti anche in merito alle attività sportive e motorie che non venivano menzionate nela sua circolare del 30 aprile . Le indicazioni prontamente arrivate seguivano le direttive del Decreto e quelle che altri Sindaci avevano emanato. Sabato 2 maggio vengono pubblicate le “FAQ” dal Ministero delle Salute con una serie di chiarimenti e nuove interpretazioni che di fatto hanno dato una visione nuova su alcuni aspetti del Decreto, parliamo sempre di attività motoria o sportiva, le nuove direttive dicono testualmente:
È consentito fare attività motoria o sportiva?
L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti.
È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti.
Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.
In base a questa nuova direttiva è evidente che il confine Comunale si sposta su quello Regionale, ma c’è stato e c’è tutt’ora un “tam tam” delle varie amministrazioni Comunali che stanno emanando divieti di acceso, limitazioni, si può andare ma solo fino a…., ecc ecc e non possiamo entrare in discussione sulle varie decisioni che spettano giustamente a coloro che conoscono il proprio territorio.
Ho da poco finito di ascoltare la diretta Istagram con Hervé Barmasse e Vincenzo Torti, mi hanno dato lo spunto per riassumere alcuni concetti che voglio trasmettervi, sperando di aiutarvi nella scelta delle vostre attività “motorie” a partire da domani.
La base di tutto è SIAMO RESPONSABILI, siamo ancora in una fase transitoria, ci sono persone che ancora muoiono per questo nemico “invisibile” e i soccorsi devono rimanere per le emergenze, sappiamo tutti che le procedure per gli interventi richiedono più tempo per mettere in sicurezza gli operatori e i mezzi di soccorso.
Siamo stati diligenti sino ad oggi, da domani lo dobbiamo esserlo ancora di più, vero che ci possiamo spostare nella Regione Lombardia per recarci anche in auto sino a dove vorremmo fare attività motoria, ma dobbiamo verificare se in quella zona, in quel Comune dove vogliamo fare queste attività sono stati emessi dei divieti.
La possiamo fare da soli o al massimo con il nostro convivente, se siamo da soli dove possiamo andare i rifugi sono chiusi e abbiamo sempre detto meglio in due, potremmo incrociare un’altra persona che segue a debita distanza la nostra stessa via ( minimo 1 metro ) !, quel sentiero ha delle difficoltà che in altri momenti faremmo senza batter ciglio ! Ma abbiamo la consapevolezza che il nostro allenamento ci rende immuni anche dall’imprevisto, quel sentiero è sempre li anche dopo il 18 maggio.
Procediamo per gradi, ricominciamo a fare attività motoria con prudenza e dove possibile, se facciamo un sentiero che ad un certo punto sconfina in un Comune, ma non sappiamo se ci possiamo continuare per eventuali divieti, torniamo sui nostri passi, quante volte lo abbiamo fatto se non siamo potuti arrivare in cima ad una montagna per il tempo, per un malore o perche il nostro compagno non ce la faceva.
Portiamo comunque appresso la mascherina per poterla indossare nel caso incrociamo altre persone, perché la “norma” che sta nella nostra testa ci dice che è meglio averla, non serve la certificazione da portare appresso perché l’attività motoria è tra quelle ammesse, nel caso l’agente che ci chiede informazioni ci darà la copia da compilare.
Un’amica comune a cui rubo la frase scrive “le montagne hanno davvero bisogno di noi?”
“E solo secondariamente noi delle montagne?”
A voi la risposta, io intanto dico “Ricarichiamo le batterie per le Terre Alte”
Giorgio Bottan
Presidente Cai Mariano Comense