IL SENTIERO DEL SOLE – Teglio – Tirano
DATA: 17 Aprile
PARTENZA: da Seregno ore 6,00 – da Mariano ore 6,15
DISLIVELLO: m. 260 (pecorso a saliscendi)
DIFFICOLTÀ: E E-E
TEMPO DI SALITA: 6 ore
ACCESSO: Lecco, Sondrio, Teglio
EQUIPAGGIAMENTO: da escursionismo
Percorso unidirezionale che partendo da Teglio ci permette di raggiungere tirano lungo un percorso sul versante solatio della Valtellina; con possibilità di raggiungere il fondovalle e quindi la statale e prendere mezzi pubblici per raggiungere la località finale. Da Teglio, in località Gema parte il nostro percorso che ci porta nel cuore della valle di Boalzo (da “bos”, bue) che separa gli alpeggi sopra Teglio e quelli sopra Bianzone. Si arriva a Piazze dalla frazione di Bianzone e si entra nella valle omonima. In molti punti il sentiero è scalinato e nei punti esposti le corde fisse offrono la necessaria sicurezza. Attraversato il torrente, dobbiamo sormontare l’aspro speroncino roccioso, aiutati dalle corde fisse per poi guadagnare luoghi più tranquilli e quindi raggiungere un bel bosco di castagni. Raggiungiamo Bratta a quota 973 m e qui scendiamo alla strada asfaltata che sale a Bratta da Bianzone appena sotto il primo cimitero e le baite della contrada Valbuzzi. Saliamo ancora per un tratto lungo la strada asfaltata, fino al tornante destrorso, qui ci stacchiamo sulla dx, seguendo un tratturo con fondo di cemento che sale fra le baite sempre della località Valbuzzi (1038 m) dove troviamo anche una fontana. Proseguiamo diritti: al fondo di cemento si sostituisce quello d’erba fino a passare di fronte alla baita Bongetti (1122 m). Si entra nel bosco: in un paio di punti le corde fisse ci aiutano a superare i passaggi un po’ esposti in discesa. Siamo nel cuore della valle maggiore, a circa 1100 m. e attraversato un corso d’acqua ci troviamo sull’altro versante uno strappo scalinato per poi arrivare in luoghi più ameni : il maggengo di Stavello. Superate le prime baite raggiungiamo la strada sterrata, che volendo può portare fino a Villa di Tirano, il sentiero del sole che non percorre la strada sterrata ma sale in diagonale tagliandola in un paio di punti, fino ad intercettarla nel punto conclusivo (1200 m). A sx un sentiero ci porta ai prati di Lughina; noi teniamo la dx che, superato il rudere di una baita, sale con un traverso piuttosto ripido nel cuore del bosco che mostra le ferite di un incendio. In questo tratto la scalinatura rende meno faticosa la salita. Ci troviamo al punto più alto (1320 m), si aggira un dosso e si comincia a scendere aiutandosi con le corde fisse nei punti più impegnativi passando per il versante denominato buco dell’orso che sovrasta un tratto desolante per i segni ancora presenti di un incendio. Si arriva sul muraglione di un strada che conclude il sentiero. Si tratta della strada militare che dalla frazione di Ragno di Villa di Tirano sale all’alpe Lughina. Siamo a 1260 m circa, dopo un tratto in discesa si arriva in località Piatta (1223 m) poi Ramaglione (1109 m) e successivamente Novaglia (890 m) dove è ben visibile Tirano. Si scende fino allo xenodochio di Santa Perpetua, ottimo balcone su Tirano e da lì attraverso i vigneti, fino al santuario della Madonna di Tirano ove termina il nostro percorso.